La storia della cravatta come accessorio moda  

Conosci le origini di questo iconico accessorio fashion?

Già fin dai tempi più antichi gli uomini esercitavano questa inconscia fascinazione per la cravatta, così come l’attrazione che questa esercita sulle donne… Infatti, grazie a un effetto ottico, l’uomo che la porta appare più elegante e snello. Ma in origine la cravatta aveva una funzionalità ben diversa.

Sembra che le prime cravatte esistevano già ai tempi degli antichi Egizi quando, durante i riti funebri, piccoli lembi di stoffa colorata venivano annodati al collo dei defunti. Questo per aiutare i propri cari a ben figurare nell’incontro con il regno dell’aldilà e convincere gli dei ad avere clemenza in vista del passaggio a miglior vita.

Altrettanto affascinante è l’origine che si può far risalire al mondo Romano: i legionari sempre costretti a lunghi viaggi e fatiche, indossavano intorno al collo una striscia di stoffa, da usare come protezione per la bocca e per la gola. Questa protezione aiutava molto i soldati a contrastare la polvere e gli insetti incontrati durante gli attraversamenti di campi e strade di terra.

La nascita del nome cravatta

Proviamo ad aiutarvi con un indizio davvero semplice: l’origine di questa parola deriva dal francese dove si chiama “cravate”. Questa pronuncia non ricorda forse il nome di un’altra nazione Europea non troppo distante dai nostri confini italiani? Si, esattamente! Secondo le origini “ufficiali” si suppone sia una deformazione della parola francese “croate”.

Infatti, furono proprio dei mercenari croati assoldati dal Re di Francia Luigi XIV per la Guerra dei Trent'anni (1618 - 1648), a portare alla ribalta della nobiltà francese, e nei decenni successivi anche in tutta Europa, questo accessorio moda ora diventato simbolo del mondo degli affari. Fu un vero colpo di fulmine per il re Luigi XIV che fin da bambino iniziò ad indossarla per poi diffondere questo nuovo accessorio di moda tra la nobiltà francese ed europea.

Considerati come la più bella armata del periodo, i Croati affascinarono il mondo con la loro divisa: a seconda dei gradi di valore rappresentati in battaglia il proprio girocollo poteva essere in mussolina, di cotone e per gli esponenti più alti con il materiale più pregiato ovvero la seta.

La sua funzione principale rimaneva quella di protezione dalla polvere e dalle varie insidie dei viaggi ma rappresentava anche una sorta di “simbolo di fedeltà” donato dalle mogli ai loro mariti. Non sapendo purtroppo quando e se sarebbero ritornati da una delle numerose guerre, questo fazzoletto annodato intorno al collo aiutava a mantenere vivo il ricordo dell’amore e sottolineava dunque la fedeltà come virtù morale della coppia.

La cravatta moderna in 3 parti

La moda di questo raffinato accessorio continuò la sua evoluzione nel corso dei decenni arrivando verso il 1850 fino a Macclefied, nel Surrey inglese dove la cravatta inizia a distinguersi più come accessorio di eleganza che di protezione. Le cravatte di Macclefield (definita da molti storici la Como inglese del XIX secolo) erano però più corte e larghe di quelle attuali.

La vera rivoluzione avvenne nel 1926, quando Jesse Langsdorf, inventore newyorchese, ebbe l’idea di tagliare il tessuto della cravatta in diagonale, confezionandola in tre parti. Più elastica, la cravatta moderna vede la luce. Grazie a queste modifiche decisive, la cravatta assunse definitivamente il suo carattere tipico di elegante accessorio moda ideale per le persone che vogliono distinguersi.

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