La storia della seta e il suo legame con il distretto del Lago di Como | Aquadulza Cultura

L'origine del distretto serico del Lago di Como

La nascita della seta 

Lo sapevate che le prime lavorazioni della seta risalgono a tempi antichissimi?

Già nel 3000 a.c. questo elegante filato catturò l’attenzione dei nobili cinesi che rimasero ammaliati dalla sua leggerezza e morbidezza. La seta è la bava che il baco usa per costruire la propria protezione in vista della trasformazione da baco a farfalla. Attraverso una lavorazione particolare si riesce a ricavare dal bozzolo un filato (lungo fino a 1000mt!) con caratteristiche di leggerezza e morbidezza.

L’arte della lavorazione di questo “filato d’oro” fu tenuta nascosta il più a lungo possibile, ma con l’avvento del commercio internazionale e dei primi scambi sulla famosa via della seta, anche i nobili del mondo occidentale si innamorarono di questo tessuto. Una volta scoperti i “segreti” della sua lavorazione, iniziarono ad apparire anche in Europa le prima coltivazioni di gelsi, unica fonte di cibo per i bachi da seta. Dapprima in alcune zone del sud Italia come la Sicilia e la Calabria, poi nel XIV secolo anche in Lombardia specialmente nell’area del Lago di Como.

L'arrivo della seta in Italia

I mercanti Veneziani che affrontavano di continuo i viaggi verso Oriente, tornavano con tessuti pregiati che catturavano l’interesse delle nobili famiglie in cerca di abiti sempre più raffinati (già ci immaginiamo duchesse e contesse dell’epoca con i nostri esclusivi foulard di seta Aquadulza).

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Le famiglie degli Sforza e dei Visconti, padroni di diverse aree nel Nord-Italia dell’epoca, se ne innamorarono a tal punto da far promulgare da parte di Galeazzo Maria Sforza, fratello e predecessore di Ludovico, un editto per cui era fatto obbligo di impiantare filari di gelso in tutti i campi e di avviare la bachicoltura per favorire la crescita di produzione serica.

L’imponente opera di piantumazione di gelsi (o mori) per la gelsibachicoltura, valse a Ludovico Sforza il soprannome “Moro”. Non a caso, anche la pianta del gelso nel dialetto lombardo è detta “Moròn”, proprio come il nobile della famiglia Sforza.

L'eccellenza del distretto serico del Lago di Como

Ovviamente ci vollero diverse decadi prima che la produzione di seta raggiungesse un quantitativo degno di una lavorazione industriale, ma nel corso dei secoli, tutta la catena di lavorazione del filato si affermò nella regione del Lago di Como. Produzione, lavaggio, orditura, colorazioni e ovviamente confezionamento e vendita dei tessuti e dei prodotti finiti; tutti questi processi si svilupparono nel comasco durante gli anni rendendolo uno dei distretti serici più importanti al mondo per i secoli successivi.

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Durante le due guerre mondiali la produzione dei bozzoli si è praticamente azzerata. A causa di una sempre maggiore cementificazione e a maggiori costi di gestione, la concorrenza con i Paesi in via di sviluppo ha lentamente eroso il vantaggio italiano. Nonostante ciò, il tessile comasco ha conservato le principali fasi della lavorazione del tessuto ed è ancora oggi considerata la migliore al mondo nella produzione del tessuto Jacquard, nella qualità e precisione della stampa e dei colori. Numerose griffe dell’alta moda scelgono proprio a Como i nuovi disegni e tessuti da proporre nelle loro collezioni. In particolar modo tutta l’industria del tessile comasco si è resa unica al mondo per il suo mix ad alto contenuto tecnologico e creativo.

Il futuro della seta nell'area del Lago di Como

L’aumento del prezzo del filato grezzo, che oggi arriva quasi esclusivamente dalla Cina, ha anche rilanciato l’idea di un ritorno del gelso in Lombardia e dell’allevamento del baco da seta, riattivando così la produzione italiana anche della materia prima. Già esistono diverse associazioni che riprendono l’intera fase di trasformazione dei bachi seguendo metodi sostenibili e non dannosi per gli animali stessi.

In un periodo storico sempre più attento all’impatto ambientale di tutta la lavorazione, riportare anche una produzione sostenibile della seta nel distretto comasco sarebbe un traguardo molto rilevante ma che ancora richiede molta pazienza ed impegno.

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Gli accessori moda in seta pregiata del brand Aquadulza rappresentano a pieno la storia e l’abilità artigiana sviluppata nel corso dei decenni dalle imprese comasche. Inoltre, con il suo packaging realizzato con carta 100% riciclata, già pone forte attenzione verso le tematiche ambientali e sociali.

Aquadulza non è un semplice brand…è l’emozione esclusiva di indossare un’istantanea legata al Lago di Como ed al suo distretto tessile.

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